Chirurgia guidata, la certezza di un risultato d’eccellenza
Prima della fase chirurgica è fondamentale la pianificazione dell’intervento. Questo momento rappresenta una fase molto delicata che non va sottovalutata perchè, anche se ancora nulla è stato fatto sul paziente, l’atto successivo, ossia la chirurgia, sarà per definizione irreversibile.
I progressi nella tecnologia informatica (hardware / software) hanno permesso lo sviluppo di sistemi che possono aiutare il clinico nella diagnosi, nella pianificazione del trattamento e nel trattamento chirurgico stesso. Per facilitare la trasposizione accurata dal piano di trattamento chirurgico desiderato nella realtà clinica, possono essere utilizzati modelli o guide chirurgiche.
L’interesse del clinico è quello di inserire gli impianti non solo dove c’è osso sufficiente, ma di farlo in maniera protesicamente guidata, dove quindi potranno essere funzionali alla realizzazione del progetto protesico che restituirà al paziente funzione masticatoria, fonetica ed estetica.
Che cos’è la chirurgia guidata?
Si intende per chirurgia guidata dunque l’insieme delle procedure chirurgiche attraverso le quali è possibile creare una dima personalizzata in grado di ricalcare perfettamente la situazione del paziente.
Per la realizzazione di questo supporto al paziente sarà chiesto di “indossare” una dima radiologica durante l’esecuzione di una TC, consentendo così di identificare i reperti per realizzare la mancherina chirurgica e in seconda battuta il provvisorio.
Talvolta questo tipo di approccio consente di ridurre la necessità di lembi di accesso e quindi permette di parlare di chirurgia flapless; questo concetto non va comunque assimilato a quello di chirurgia guidata in quanto possono sussistere assolutamente l’uno senza la presenza dell’altro all’interno di un intervento.
La “guida” consentita dalla mascherina appositamente realizzata consente risparmi di tempo e maggior accuratezza nelle fasi a valle del suo utilizzo. La metodica inoltre può ridurre sensibilmente alcuni rischi dipendenti dall’operatore e, comunque, facilitare le manovre indipendentemente dall’esperienza del clinico stesso.